Tropical Trash (USA)

 

Tropical Trash “UFO Rot” (Riot Season Records)

voto 8.5/10

Deformate melodie garage, metal rivestito di velluto scuro, corrosivo grunge, doom punk. Band di Louisville, Us Kentucky, all’album di debutto. Un rincorrersi di veloci e scuoiate songs da attraversare la sfolgorante essenza dei Wire di Pink Flag e due lunghe, cupe, battaglie introspettive stile “hand of doom in the street”.tropical trash (1)

Tra dardi fuzz e assoli heavy, scorre il lato malato e aggressivo, ripartono semi- improvvisazioni che portano a vicoli tetri e dall’odore marcio. Flessibili metalli ruotano e si arcuano in dirupi sludge. Torri di macerie punk erigono barriere all’esplodere del tuono.

Brevi e lancinanti le devastazioni di ‘New Flash’, ‘DNA’Smoke’. Chitarre noise e menomate articolazioni simmetriche scorrono nei canali di liquido putrido. Ufo Rot” circuisce esalazioni da anthem contaminato con  radiazioni ramonesque. ‘Heehaw Collider’ e ‘Fat Kids Wing’ tormentano violenze incontrollate, ‘Vertical Gang’ porta bandiere nere e volumi bassi che stritolano le schegge. ‘Leisure Exposure’ è il gioiello: abbagliante rabbia nervosa, irrequieta scenografia da backstreet maledette, basso accecante e insolente.logo

Chiudono l’album le interminabili sperimentazioni elettriche di ‘Knowing’ e ‘Pink Street’ con quest’ultima lacerata da paranoiche e assordanti disintegrazioni.

Tropical Trash aprono un intreccio indissolubile tipico di  una saga, un fluido di energia distillata, senza controllo e allo stato selvaggio nel caos occidentale.

Sandro Priarone