Psychedelic Witchcraft (IT)

Psychedelic Witchcraft

 

“The Vision”

 

Soulseller Records (LP + CD)

 

Iniziatiche danze, compresse nelle segrete stanze colme di fasti passati, sogni psych witchcraftriemersi dall’oblio e non più abbandonati alla giostra disseppellita di un banchetto esoterico. Figli spettrali, decorati dalle relique dei Black Widow, Power Of Zeus, Pentagram, Black Sabbath, Leaf Hound, Daemon di John Du Cann, leghe di metallo e avorio nella voce di Virginia Monti, corrosa tra Jinx Dawson (Coven) e Elin Larsson (Blues Pills).

Psychedelic Witchcraft, italiani, fiorentini, con emissioni di idee e concetti lineari platealmente turbati e curiosi. Estensori di un tombale Codice Atlantico su rinnovate e non-morte tematiche elettro-distorte, ricuciono argomenti cari all’hard tetro e mortifero degli anni settanta. Dopo i fasti di “Black Magic Man” sfondano i varchi ultra-dimensionali e sorreggono lezioni insondabili in “The Vision”, album di pregio vintage, innescato da materiali in combustione, abrasi da rotanti faville hard-psych come ‘A Creature’. Fosco manifesto di irrequieta apprensione. ‘Wicked Ways’, ‘The psywitchOnly Ones That Knows’ o ‘Witches Arise’, spiegano gli sperduti riff tra linee melodiche e dogmi riletti in libri malefici, mentre ‘War’ declina le distanze coniando suggestive eclissi, perpetrate da Led Zeppelin e Sabbath. Mentre gli Dei sorseggiano ambrosia allucinogena negli scatti plutonici di ‘Magic Hour Blues’.

Un disco diretto e mai prono a diventare una copia senza merito, una vampata di passione velenosa che aggancia l’approccio superbo, pronto ad inebriarsi camminando su lunghi tappeti di velluto nero.

Sandro Priarone