The Grand Astoria (RU) + Tusmørke vs Spectral Haze (NOR)

THE GRAND ASTORIA “The Mighty Few” (Independent)

Sottoporre la musica ad un esperimento; prevedere partiture dagli esiti imponderabili e sempre dissimili. Superare i limiti del definito. Questo è The Grand Astoria: la creatura incredibilmente unica di Kamille Sharapodinov, con alle spalle una discografia corposa tra album, ep, single, split. Chitarrista e cantante di San Pietroburgo, Russia, cover (2)mente geniale e creatore di progetti come Organic Is Orgasmic e The Legendary Flower Punk. Compositore che sfugge ad etichette classiche e si afferma per la innata propensione a oltrepassare l’ignoto,  disgregare e ricollocare stili di diversa incubazione.

The Mighty Few si eleva in due lunghe suite, due moderne sinfonie, che raggiungono vette intense di svariati residui sonori, non solo mescolanza di espressioni ma pura e creativa conoscenza. L’inf
lusso jazz fusion, le soluzioni prog, lo stoner avvelenato, hard rock in psichedelia alienata, non devono portare a conclusioni primitive. Le consuetudini non sono indispensabili; dietro c’è un lavoro fatto di analisi protesa a sublimare una radice musicale e riproporla sotto fulgide nozioni. Non più afferrare i Queen Of The Stone Age o i Monster Magnet, ed esserne follemente innamorati, per  perderne l’interesse ascoltando le innumerevoli ripetizioni in decine e decine di dischi. Applicazione, veridicità artistica, nuove tecniche di vibrazione.

Curse Of The Ninth riluce di molteplici gradazioni con i superbi musicisti che hanno partecipato a questo prospetto, nel lungo brano che si ispira alla credenza della “maledizione della nona”, splendono dottrine ed estrazioni difformi dove gli strumenti come il clarinetto, il sax, il flauto, le tastiere miasmatiche, punteggiano i formidabili inneschi di chitarra e i volteggi fuzz and wah wah. Oro puro.

grandThe Siege, nella sua struttura variegata si flette in solennità stile seventies, rivisita l’assedio e la distruzione omerica di Troia, il cui drammatico svolgimento sfocia in tormenti heavy e cavità sintetizzate. Teatralità forbita accomunata ai Magma mentre Todd Rundgren muta la fantasmagoria in nobili concept.

Sharapodinov è l’emblema di una cultura in continuo movimento, assorbe e sbriciola ricerca e tradizione e la spedisce col teletrasporto. Nella Madre Russia risalta il fermento per conquistare versanti inesplorati, terre d’avanguardia in cui il fine non è mero esercizio estetico ma l’ambizione di un’eccellenza ai confini dell’innovazione.

 

TUSMØRKE vs SPECTRAL HAZE “Elektriske Skrekkøgler og Forhistoriske Framtidsfabler” (Duplicate Records)

Oltrepassando l’Atrium della Norvegia si arriva improvvisamente al Dicastero di psych-prog occulto annesso Ufficio viaggi intergalattici.cover (3)

Elettriche Lucertole Horror e Preistoriche Favole Future è uno split con quarantuno minuti di effervescente paramnesia cioè ascoltare o avere l’impressione nel ricordare, di aver già vissuto quelle sensazioni. Ricordi rimossi che affiorano nella memoria per affinità o analogia con ciò che sentiamo. I Tusmørke, menestrelli di un progressive esoterico, sulla scena da molti anni, danzano in riti tradizionali e stregoneria scandinava. Contaminati da Comus e Black Widow, espressivi al pari di Faust, Ekseption e Amon Duul, disegnano tre pezzi incantati sommersi da balletti macabri, misticismo, magia nera e gialla per evocare spiriti malvagi e interagire con la natura.

Benediktator (basso, chitarre) e Krizla (flauto, voce) rammentano Jan Akkerman e Thjis Van Leer dei Focus in spectral2un crogiolo pieno di Stramonio pronto ad intossicare visioni luciferine. Da Reptilhjernen Vet a Demonologi, una House Of The King in nenia minimale, sulfurea, demoniaca.

Percezioni extrasensoriali attraversano l’Infinito e la trance nordica apre le porte del cosmo. Spectral Haze, diciassette minuti di un siderale acid rock compresso nelle note coagulate di Hawkwind e Wo Fat. Già autori di due possenti album, in questo vinile variano il loro senso di flusso, contrastando le anomalie metafisiche in un abbraccio astrale. Skallen domina l’energia, fa sembrare possibile l’esistenza di basi venefico-aliene nell’oceano di idrogeno liquido su Giove, come un Unidentified Submerged Object.

Tusmorke

 

 

 

 

 

 

Un vascello come strumento della mente in variazioni soprannaturali. Un mantra oscuro attraverso una formula incorporea, canti boreali in paganesimo ascetico. La superlativa grafica dell’illustratore fumettista Thore Hansen impreziosisce il talento e l’opera. Spacedruid artwork.

Sandro Priarone